AGICEScomunica

Newsletter dell'Assemblea Generale Italiana
del Commercio Equo e Solidale

Numero 46 – Dicembre 2009/Gennaio 2010

Notizie AGICES


Buon Natale (passato!) e Buon 2010!

Cari Soci, cari amici,
quello che ci lasciamo alle spalle è un anno molto impegnativo. Pensiamo che il traguardo più importante raggiunto nel 2009 sia stato, senza dubbio, quello tagliato insieme all’Assemblea di Milano: l’ottenimento da parte dell’ente di certificazione ICEA (Istituto per le Certificazioni Etiche e Ambientali) di Bologna della certificazione del sistema di controllo che AGICES applica nei confronti delle Organizzazioni di Commercio Equo e Solidale iscritte al Registro. Un grande passo avanti in termini di garanzia, controllo e trasparenza da parte delle organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale.
Questo risultato è arrivato alla fine di un lungo percorso che AGICES ha intrapreso per assicurare ai consumatori e agli enti pubblici l'affidabilità e la coerenza con i principi del Commercio Equo e Solidale da parte degli enti iscritti al Registro AGICES. Un traguardo che è solo uno degli aspetti che ha fatto di questi nostri anni insieme un contributo determinante allo sviluppo del movimento equosolidale in Italia.
Pensiamo, infatti, al percorso che ci ha consentito di accompagnare e partecipare all’approvazione di leggi regionali che promuovono, sostengono e disciplinano le realtà di Commercio Equo, contribuendo in misura importante, in sempre più territori italiani, alla diffusione del nostro movimento. Pensiamo al lavoro di accreditamento e comunicazione che AGICES ha consolidato, offrendo ai Soci la possibilità di presentarsi ai consumatori e al proprio territorio con visibilità, trasparenza e autorevolezza.
Questi sforzi sono da intensificare. AGICES sta lavorando per finanziare e sostenere l’implementazione progressiva del sistema di monitoraggio, ma perché tutto funzioni sempre di più la chiave è la PARTECIPAZIONE. Tutte le risorse umane, di intelligenza, di stimolo e di opportunità che AGICES ha ricevuto dai propri Soci in questi anni sono state il motore del proprio successo. E per l'anno appena iniziato dobbiamo intensificare questi sforzi per far sì, soprattutto nel momento in cui qualcosa si muove nel quadro legislativo nazionale, che questi sforzi e questo percorso vengano ulteriormente valorizzati diventando più visibili, efficaci, riconosciuti.
Ancora tanti auguri a tutti voi!

Per info: http://www.agices.org


ATTENZIONE: al via il Corso Valutatori AGICES: II° Edizione, 28-29-30 gennaio 2010

Si terrà il 28-29-30 gennaio 2010 la II° Edizione del corso valutatori AGICES. Il corso è indirizzato a membri di organizzazioni socie e non, lavoratori, volontari e valutatori (auditors) che intendano acquisire le conoscenze necessarie per svolgere audit di conformità agli standard AGICES tramite l’analisi dei requisiti in essi contenuti e delle tecniche di verifica da attivare.
E’ rivolto inoltre, in generale, a chiunque voglia conoscere od approfondire questo campo di attività.
Per l’iscrizione a questo corso non sono previsti requisiti iniziali in relazione a titoli di studio o di esperienza.
Il corso è a numero chiuso, il termine ultimo per le iscrizioni è il 10 gennaio 2010.

Per info e per scaricare il modulo di iscrizione:
http://www.agices.org/it/download/documentiinterni/Corso_Valutatori_AGICES_Comunicazione_e_modulo_iscrizione.doc


Commercio Equo Italia


Più vicina una legge nazionale per il Commercio Equo?

Lo scorso 18 dicembre, presso la Sala S. Claudio della Camera dei Deputati a Roma, è stata presentata una nuova proposta di legge sul Commercio Equo e Solidale nell’ambito di un Seminario sul commercio internazionale. A ribadire la necessità di dare normative certe per il Fair Trade (sia per i produttori che per i consumatori), sono intervenuti - fra gli altri - Enrico Letta e il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Adolfo Urso. Il Seminario “Equità e sostenibilità: le chiavi dello sviluppo”, organizzato da Transfair/Fairtrade Italia, ha visto inoltre la partecipazione di rappresentanti del governo e dell’opposizione, della società civile e del Commercio Equo e Solidale (per AGICES, è intervenuta la Presidente Gaga Pignatelli). Si è trattato di un’importante occasione per presentare una nuova proposta di legge in materia, redatta dall’onorevole Lino Duilio, presidente del Comitato per la Legislazione. “E’ necessario dare normative certe al Commercio Equo, per evitare che un’esperienza ventennale così importante venga minacciata da realtà che lo utilizzino in maniera puramente strumentale” ha dichiarato Letta. "Perché, finché non c’è una normativa precisa in merito, che obblighi all’utilizzo di una certificazione esterna e tuteli il settore, il rischio è che possa fregiarsi del titolo di equosolidale un prodotto che non rispetta i criteri del Fair Trade e che non sostiene i produttori del Sud del mondo". La proposta di Duilio, che deve ancora avviare l’iter parlamentare, propone di normare sia la definizione di Commercio Equo e Solidale, sia la certificazione e gli enti preposti, la tutela dei marchi e le norme sull’etichettatura, il sostegno economico e finanziario al settore. “Ritengo che l’etica sia oggi, di fronte alla crisi economica, un volano fondamentale per lo sviluppo. Per questo motivo ritengo necessaria l’istituzione di una certificazione equosolidale che possa aggiungersi ad un marchio di sostenibilità ambientale per i nostri prodotti” ha detto il Vice Ministro Urso. “C’è ancora molto da fare perché questa realtà possa crescere e raggiungere una dimensione considerevole” ha detto Duilio. “All’interno di questo filone, cercheremo di comprendere diverse istanze, tenendo conto delle raccomandazioni dell’Unione Europea e delle otto leggi regionali che attualmente sono in vigore anche nel nostro Paese”. L’obiettivo principale è quello di rafforzare la fiducia dei consumatori; tutelare gli operatori per prevenire gli abusi; avviare politiche pubbliche di supporto e incentivo al settore (come, ad esempio, il settore degli appalti pubblici).

Per info: http://www.agices.org

Commercio Equo e Solidale, prezzi e potere d’acquisto: un documento del Consiglio d’Amministrazione di Mandacarù

La Cooperativa Mandacarù di Trento vuole condividere con i Soci AGICES un documento del 17 dicembre 2009 relativa a prezzi e potere d’acquisto. “La recente campagna di comunicazione dal titolo “Equo per tutti”, attuata dal Consorzio Ctm altromercato lo scorso ottobre – scrivono da Mandacarù - è stata mirata a raggiungere un numero molto elevato di persone con il messaggio che un’economia più giusta è possibile e si realizza ogni giorno attraverso le relazioni eque che uniscono i produttori del Sud del mondo, i soci altromercato, le Botteghe del Mondo e i cittadini-consumatori. Accanto ad una presenza massiccia sui mezzi di informazione (giornali, radio, tv, web) e ad una serie ricchissima di momenti di sensibilizzazione e informazione anche con la presenza dei nostri volontari nelle piazze delle città italiane, è stata adottata, nelle Botteghe, la tecnica degli omaggi ai clienti in caso di raggiungimento di determinati livelli di spesa ed è stato previsto, nei supermercati, uno sconto del 20% su tutti i nostri prodotti”.
Nell’esprimere una convinta adesione all’obiettivo di allargare la cerchia di persone che vengono a contatto con il Commercio Equo e Solidale ed acquistano i suoi prodotti, poiché in questo modo si favoriscono i produttori del Sud del mondo, il Consiglio di Amministrazione di Mandacarù propone le seguenti riflessioni sul tema delicato del prezzo e, conseguentemente, dello sconto che su di esso può essere applicato.
L’oggetto centrale del Commercio Equo e Solidale, secondo Mandacarù, continua ad essere il prezzo, “vale a dire l’ammontare di potere di acquisto che nello scambio economico passa ai produttori svantaggiati e marginali. Il nostro obiettivo può essere sintetizzato – sia pure in un’accezione riduttiva in senso economicistico – nella “massimizzazione del potere di acquisto trasferito ai produttori”. In questo modo, si rende possibile il miglioramento della qualità della vita di singoli, famiglie e collettività. Tradizionalmente nel contesto del Commercio Equo e Solidale siamo abituati a mettere al centro della nostra attenzione la questione del prezzo, che deve essere giusto, equo, sufficiente a garantire il tenore di vita, ecc. Questo tema deve essere costantemente nei nostri pensieri, ma non ci deve far dimenticare l’importanza della quantità”.
È commercializzando maggiori quantità di prodotti a prezzi “equi”, infatti, - sostiene la Cooperativa di Trento - “che possiamo trasferire una quantità più grande di potere di acquisto a coloro che riteniamo ingiustamente marginalizzati. Nell’ ambito del Commercio Equo e Solidale riusciamo a garantire ai produttori marginali un prezzo più giusto (cioè costantemente maggiore a quello che riescono a spuntare nel mercato tradizionale) attraverso strategie diverse, che vanno dal sostegno del prezzo attraverso una valorizzazione anche simbolica del prodotto, alla minimizzazione dei passaggi di intermediazione, alle economie sui costi di marketing, al recupero di efficienza nel sistema distributivo. In più, dovremmo preoccuparci anche di aumentare la quota di mercato del Fair Trade a scapito del commercio tradizionale”.
Mandacarù, infine, affida a tutti noi queste convinzioni:
- il focus della nostra attenzione deve essere posto non tanto sul prezzo finale, e neanche necessariamente sul margine di prezzo destinato al produttore, bensì sul potere d’acquisto, che attraverso il Commercio Equo e Solidale riusciamo a far pervenire ai produttori marginalizzati: quindi attenzione ai prezzi ma eguale attenzione anche alle quantità che riusciamo a commercializzare ed alla loro tenuta nel tempo (quindi politiche e scelte che vadano nella direzione di un rafforzamento duraturo dei produttori);
- è importante perseguire l’aumento della quota di mercato del Commercio Equo e Solidale a scapito di quella del commercio tradizionale: se il Commercio Equo e Solidale riesce effettivamente ad essere più giusto ed equo l’allargamento della sua quota di mercato va nella direzione di un aumento dell’equità generale e della giustizia globale;
- per perseguire l’aumento della quota di mercato dobbiamo avvicinare nuovi consumatori utilizzando anche le tecniche di promozione tradizionali, di carattere economico, oltre a quelle importantissime a valenza prettamente culturale ed anche politica;
-
in funzione di promozioni temporanee non dobbiamo rinunciare all’utilizzo del potente strumento del prezzo, mantenendo, però, una costante attenzione critica al suo utilizzo nella consapevolezza che a fronte della sua “potenza” esso presenta nei rapporti complessivi con i produttori – al centro della nostra missione – non pochi elementi di “delicatezza”.

Per info: www.mandacaru.it

Commercio Equo Mondo

Il Comitato Europeo delle Regioni redige un’opinione sul Commercio Equo e Solidale

Il Comitato delle Regioni (CoR) europee sta producendo una bozza di opinione sul Fair Trade che dovrebbe intitolarsi Contributing to Sustainable Development: the role of Fair Trade and non-governmental trade-related consumer-awareness schemes (Contributo allo sviluppo sostenibile: il ruolo del Fair Trade e degli schemi di educazione del consumatore relativi al commercio). La relatrice è la signora Kerstin Kiessler, segretaria di Stato di Brema e ha come suo capo esperto il Dott. Gunther Hilliges, che lavora per lo Stato tedesco e per la città di Brema. Questo testo potrebbe essere di grande importanza sia perché i due referenti sono da sempre molto attivi nella promozione del Commercio Equo sia a livello locale sia europeo, ma anche perché è loro intenzione, con questo documento, spingere l’Unione Europea a fare di più per facilitare lo scambio di informazioni e pratiche tra le autorità locali e regionali su come sostenere la riduzione della povertà attraverso il Commercio Equo. Dopo un primo meeting svoltosi a settembre, seguito per il movimento equosolidale dall’ufficio di advocacy congiunto WFTO-FLO di Bruxelles, il progetto sta procedendo e tra le Regioni si sta discutendo di come dare seguito a questo confronto, costruendo un portale di buone pratiche ed altri strumenti di dialogo e comunicazione. Si prevede che l’opinione verrà discussa nella plenaria del CoR a febbraio 2010.

Per info: www.fairtrade-advocacy.org

Un’altra opinione del Comitato Economico e Sociale Europeo

In Europa c’è un’altra opinione che sta prendendo forma in queste stesse settimane: è il testo sul Commercio Equo redatto dall’European Economic and Social Committee (EESC) a seguito della comunicazione della Commissione UE dello scorso 5 maggio 2009. Il testo, che però appare più vicino a considerare il Commercio Equo al pari ed insieme ad altri schemi di certificazione della sostenibilità dei prodotti, tuttavia conterrà un invito a sostenere queste pratiche in ambito UE con appropriate politiche e interventi dedicati.
L’ufficio di advocacy del Commercio Equo di Bruxelles chiede a tutti i soci WFTO di sostenere i loro sforzi nel contattare i membri dell’EESC per sollevare le specificità del Commercio Equo nell’ambito dell’opinione che verrà discussa nel meeting del Comitato che si terrà il 7 gennaio prossimo. Una lista e le email dei membri dell’EESC è rintracciabile all’indirizzo http://eescmembers.eesc.europa.eu/eescmembers.aspx?critName=&critCountry=&critGroup=&critDossier=REX&iaction=Search

Per info: corbalan@fairtrade-advocacy.org


Walmart sceglie Sam e fa tanti soldi...

Nel 2008 Walmart ha lanciato una sua marca di caffé, Sam’s Choice Coffee, che include caffé certificato Fairtrade, certificato da TransFair USA. Walmart, multinazionali tra le più discusse per le sue pratiche d’acquisto, certifica che il caffè di Sam “garantisce prezzi giusti, vendita diretta, sostenibilità ambientale e sviluppo comunitario per i coltivatori familiari coinvolti nella sua produzione”. Questa fornitura ha dato una scossa all’intero mercato di prodotti certificati negli USA. Stando ai dati appena pubblicati, le vendite di prodotti equosolidali nel 2008 hanno raggiunto un fatturato da 2,2 miliardi di dollari, da circa 100 milioni che registravano nel 1996. In pieno periodo recessivo negli Stati Uniti, insomma, le vendite equosolidali hanno consentito sia a Whole Foods sia a Walmart di aprire nuove nicchie di mercato. Felice anche Paul Rice, presidente di TransFair USA che definisce “Sam’s Club un partner innovativo per l’amplissima possibilità di accesso al mercato che offre ai produttori”. Presso le organizzazioni che si occupano di diritti umani oltreoceano, però, c’è maretta: si chiedono quando FairTrade USA chiederà (se mai lo farà) a Walmart maggiore impegno per i diritti fondamentali e del lavoro di tutti gli operatori e le imprese coinvolte nelle sue tentacolari filiere.

Economie solidali in movimento

Firma l'appello di Libera per bloccare la vendita dei beni confiscati alle mafie

Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le Legge 109/96.
Si coronava così il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.
Oggi quell'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi.
Firma anche Tu l'appello di Libera per bloccare la vendita dei beni confiscati alle mafie!

Per info: http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1780

A Milano, la Diocesi si interroga sulla lotta alla povertà

Sabato 16 gennaio 2010, dalle ore 9 alle ore 17, presso il Salone Pio XII, in via S.Antonio 5 a Milano, si terrà il convegno LOTTA ALLA POVERTA' OGGI. OLTRE LA CRISI, APPUNTI PER IL FUTURO, promosso da Caritas Ambrosiana, Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi Religiosi, Centro Documentazione Mondialità, Ufficio Diocesano Pastorale Migranti, Ufficio Diocesano Pastorale Missionaria.
Nell'anno europeo della lotta alla povertà e al'esclusione sociale, in vista dell'Expo 2015 dedicato al tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita", il convegno si propone di riflettere, in ottica internazionale a partire dalla crisi, lo studio e l'analisi di che cosa significhi in questo nuovo quadro, l'impegno e l'azione contro la povertà.

Per info: www.chiesadimilano.it/cdm

Ok il prezzo è ingiusto: come fare i conti in tasca alle corporation

Caffè, vestiti, ma anche formaggio, pane, latte e verdura. Se un cittadino comincia a far domande a produttori e distributori per ricostruire come si distribuiscono dal campo alla cucina o all’armadio di casa propria i soldi che paga quando fa la spesa, finisce per mettersi le mani nei capelli. Innanzitutto, perché è difficilissimo raccogliere informazioni univoche e attendibili, poi perché non può che constatare che la maggior parte dei soldi che spende non va ai produttori, o agli agricoltori, ma tra canali commerciali e distribuzione. Quando invece comincia a fare da se’, e a sviluppare filiere corte, cortissime, di Commercio Equo o attraverso i gruppi d’acquisto solidali, la musica cambia e ci guadagnano tutti.
Sono i risultati della ricerca-azione "Ok il prezzo è giusto", che il coordinamento Help Local Trade ha lanciato lo scorso novembre al Forum Parallelo della Società Civile in occasione del vertice Fao sulla sicurezza alimentare. All’indirizzo www.helplocaltrade.org si possono controllare direttamente esercizi di proiezione condotti su prezzi, filiere e scomposizioni produttive di alcuni dei principali prodotti della spesa quotidiana, e scoprire che cosa stiamo pagando troppo caro e perché.
Le informazioni sono state trasformate in cartellini per i prezzi (giusti e ingiusti) che le organizzazioni promotrici utilizzeranno in decine di mercati contadini, da Torino, a Genova, da Roma a Lucca, a Napoli, per spiegare ai cittadini che cosa non va con il mercato convenzionale e come è possibile cambiarlo con le pratiche alternative già a disposizione.

Per info: www.helplocaltrade.org

News dai Soci

Il Natale è passato...ma per un giusto dono c'e' sempre tempo!

In occasione del Natale, la Botteghe del Mondo rappresentano sicuramente una "buona" alternativa per i consueti doni!
Ma l'impegno a "spostare" i nostri acquisti verso scelte di sostenibilità economica, sociale ed ambientale può e deve proseguire per tutto l'anno. Nelle Botteghe del Mondo iscritte al Registro AGICES le opportunità per acquisti responsabile sono davvero tante e per tutte le tasche: prodotti di qualità, con un sapore in più, quello della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale.


Per sapere dove trovare la Bottega nella tua città: www.agices.org – Tel. 06 44290815

AltraQualità mette online il suo bilancio

Il bilancio sociale di AltraQualità, Socia AGICES, è in rete: un intenso lavoro durato tutto il 2009 e ora il primo bilancio sociale è pronto! L'hanno realizzato grazie alla collaborazione con Laura Ruggeri, laureata in Sviluppo e Cooperazione Internazionale durante il tirocinio formativo universitario post-laurea che ha svolto in Cooperativa. Progetti, storie e percorsi attraversati in questi anni: il bilancio ha dato l'opportunità di ripercorrere fili e raccogliere in modo sistematico informazioni e idee. Vista la "densità" del bilancio, online si troverà un abstract, che trovate anche sul loro blog.

Per info: http://www.altraqblog.it/?p=702

L’aforisma del mese

Accadono cose che sono come domande...
passano i giorni, oppure gli anni, e la vita risponde
.
A. Baricco

AGICES - Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale
Via Arezzo, 6 - 00161 Roma - Telefono e Fax 06 44290815 -
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Info a cura di Monica Di Sisto - Email ufficiostampa@agices.org